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Data: 07-08-2014

Inizia la vendemmia a Castello Bonomi

Il 2014 sarà ricordato come un anno meteorologicamente instabile, un po’ difficile sotto certi aspetti, che ha messo a dura prova le capacità degli agronomi. Solo chi ha lavorato con molta passione, approfondite conoscenze e una gestione molto accurata otterrà il meglio.

Sappiamo infatti che le viti producono risultati molto interessanti in condizioni di alternanza di caldo e freddo, con escursioni termiche accentuate tra giorno e notte.
Una primavera e un’estate come quelle di quest’anno hanno richiesto molto impegno da parte dei nostri team in vigna per un’appropriata gestione del verde e controlli serrati.

Nel caso di Castello Bonomi la precocità della zona e l’appropriata gestione tramite la precision farming conferiscono all’uva che ora viene colta le caratteristiche ottimali di maturità sia tecnologica sia aromatica.
La gestione pianta per pianta infatti minimizza la stagionalità e garantisce l’eccellenza cui il lavoro di Castello Bonomi è consacrato.

L’annata 2014 sarà quindi da molto positiva ad esemplare per i Franciacorta di Castello Bonomi grazie alle grandi risorse messe in campo da uomini appassionati, che conoscono il terroir e sanno come trattarlo per valorizzarne le caratteristiche in ogni situazione.
Lo Chef De Cave saprà valorizzare la materia prima attraverso il metodo Franciacorta, le lunghe permanenze lui lieviti che caratterizzano la filosofia produttiva di Castello Bonomi  e infine il ricorso sapiente all’arte del blend fra i vari cru, di Pinot Nero e di Chardonnay, i due vitigni coltivati a Castello Bonomi.

Il 7 agosto al mattino presto si dà quindi inizio alla vendemmia a Castello Bonomi, una delle primissime aziende vitivinicole in Italia, come da tradizione.

I vigneti di Castello Bonomi, che si stendono sulle pendici del Monte Orfano poste a mezzogiorno che, coltivate a gradoni, godono di microclima del tutto particolare e di un’esposizione particolarmente favorevole.
Le due congiunture, unite a uno straordinario terreno calcareo, drenante, di antica origine sottomarina, emerso per sollevamento tettonico della crosta terrestre, fanno sì che le viti generino uve dalle caratteristiche uniche, che si distinguono per precocità, per la complessa identità aromatica e per la mineralità.

Gli uomini cominceranno la raccolta, esclusivamente manuale, dai vigneti di Pinot nero più esposti all’irraggiamento solare.
Le curve di acidità e concentrazione zuccherina sono già perfette secondo i desiderata della cosiddetta maturità tecnologica: la maturità dell’uva richiesta per un’ottima base spumante.
Le tradizionali cassettine sono già pronte, ben accatastate per l’inizio dell’opera.
Lo Chef De Cave Luigi Bersini, dall’alto della propria esperienza trentennale, sorveglierà con cura lo svolgimento delle operazioni, coordinando da subito la suddivisione delle uve, il loro immediato raffreddamento e la pigiatura soffice, in atmosfera controllata.